gli STUDENTI: collaborare e comunicare
La proposta di collaborazione con gli studenti rientra nel progetto Alternanza Scuola Lavoro e si pone su molteplici livelli.
- approccio storico-artistico: studio della Villa Miari-Fulcis, dalle sue origini fino ai giorni nostri;
- approccio economico: studio dello sviluppo economico della risorsa Villa esaminando i vari aspetti: dalla conduzione del fondo allo sviluppo di attività agricole d’eccellenza alla riqualificazione Edilizia alla gestione di eventi;
- approccio fieristico: collaborazione all’organizzazione e gestione dell’evento, dal progetto alla manutenzione e riqualificazione dello spazio espositivo, dalla programmazione alla realizzazione del progetto grafico della pubblicazione, alla narrazione di “Legàmi” durante lo svolgimento della Mostra Mercato;
- approccio linguistico: predisposizione dei testi e della descrizione di “Legami” ai visitatori stranieri.
La partecipazione degli studenti prevede l’acquisizione di crediti formativi (in via di definizione).
“Legami” come linea ideale di collegamento all’interno di un territorio denso di realtà produttive, artistiche e paesaggistiche di altissimo livello.
Il rapporto tra Venezia e Belluno, per altro molto antico, vuole essere un’ulteriore occasione di promozione diffusa nel territorio.
Le molte realtà storico-artistiche presenti nell’area sono testimonianze da valorizzare e coltivare.
Sono innumerevoli i consorzi e le associazioni che promuovono attività di vario genere nell’asse tra Venezia e le Dolomiti: itinerari naturalistici, storici, culturali, enogastronomici, sportivi, e quant’altro.
“Legàmi” è un filo sottile, ma tenace, che unisce due realtà radicate nel territorio per tradizione come arte ed artigianato. Un legame che va sostenuto alla luce del suo possibile potenziamento futuro, quale esempio virtuoso di sviluppo economico all’interno di una realtà di pregiato valore storico artistico che ha investito su se stessa modificando la propria funzione iniziale.
La Villa veneta, originariamente dimora di vacanza, sapientemente gestita grazie allo sviluppo della produzione agricola e dell’allevamento.
A cominciare dall’introduzione della coltivazione del Mais già ai tempi della Serenissima, per passare agli impianti di disidratazione dell’Erba Medica; la crescita del Borgo; l’occhio attento al turismo; gli eventi cittadini e molto altro ancora dimostrano come negli anni la funzione del luogo abbia subito trasformazioni profonde legate soprattutto all’ottimizzazione di una risorsa fondamentale: sé stessa.
Da qui parte la volontà di trasformare un pezzo di quel luogo, che già da anni coniuga temi importanti per il territorio, in nuova occasione di trasformazione, di mutamento e di crescita.
Ecco che la vecchia stalla della Villa, ambito produttivo oggi dismesso, diventa luogo di produzione artistica attraverso un processo di trasformazione della sua vocazione originaria.
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